
Terme di Saturnia
Le terme libere di Saturnia sono famose nel mondo per il favoloso contesto naturalistico che le adorna: le grandissime vasche calcaree create nel corso dei secoli dalle acque termali ricche di calcio sono conosciute a livello pressochè universale.
Le acque fluiscono a cascata da un livello di vasche all’altro, ad una temperatura piacevole anche d’inverno, sebbene le medesime siano la risulta del flusso che alimenta il vicino stabilimento.
Come raggiungere le Cascate del Mulino
Percorrete la Sp 10 che collega Montemerano al borgo di Saturnia. La strada, quasi completamente diritta, descrive ad un certo punto un’ansa piuttosto evidente: qusta deviazione rispetto al rettilineo serve proprio “ad aggirare” il sito dei bagni termali liberi, dunque vi accorgerete facilmente quando siete arrivati.
L’ampia curva descritta dalla provinciale è tagliata da una stradicciola chiamata via della Follonata (nome che di per sè indicava la presenza di acque correnti dove lavare i panni: dal latino fullones = lavatoi), che conduce direttamente alle Cascate del Mulino.
Consigli utili
Le vasche termali di Saturnia sono ampie e numerose, ma se arrivate qui nei periodi di maggior affollamento, rischiate di trovare decisamente troppa gente per i vostri gusti. Soprattutto nei week-end e comunque nei mesi dalla primavera all’autunno, Saturnia è spesso “presa d’assalto”, soprattutto dai turisti stranieri, come ci si aspetta dalla località termale più famosa del mondo.
Per lasciare l’auto non ci sono problemi, se si eccettuano le grosse buche che costellano il parcheggio situato nelle immediate vicinanze. Per mangiare e farsi la doccia nemmeno, dato che si può usufruire del bar/ristorante affacciato sul parcheggio (doccia a pagamento).
L’acqua è molto calda, circa 37 gradi, quindi ricordatevi nei mesi più freddi di tenere a portata di mano un accappatoio o qualcosa di simile per quando uscite, in quanto l’escursione di temperatura fra dentro e fuori le acque termali si fa sentire.
Curiosità sulle terme gratuite del Gorello
Il suo nome è legato indissolubilmente alla leggenda che avvolge le sue antiche origini. Si narra infatti che le fonti termali sarebbero scaturite da un fulmine lanciato da Giove, adirato contro il padre Saturno.
Saturno, tiranno detronizzato dall’Olimpo dal suo stesso figlio, finì per vagabondare secondo la mitologia greco-romana per tutta la penisola italica, prima di fermarsi nella selvaggia ma bellissima Maremma.
Curiosità nella curiosità, sembra ormai assodato, diversamente da quanto narrato dalla leggenda nota a livello popolare, che il nome della cittadina termale derivi da quello della divinità autoctona delle acque venerata presso questi luoghi dagli Etruschi, primi dominatori della zona. In pratica, Saturnia è il modo in cui i Romani, nuovi conquistatori di questa parte della Maremma, avrebbero ribattezzato la dea Aurinia, che in precedenza dava il nome a questa località.